Nella nostra cultura, neonati e bambini piccoli di solito protestano quando è ora di andare a letto.
Inventano ogni tipologia di scuse affermando di non essere stanchi anche quando lo sono davvero. Dicono che hanno fame, sete o che hanno assolutamente bisogno di ascoltare una fiaba (e poi un’altra fiaba) o qualsiasi altro espediente che gli consenta di trascorrere più tempo svegli. Dicono anche di avere paura del buio, o paura dei mostri che si nascondono nell’armadio o sotto il letto. I neonati che, non essendo ancora dotati di mezzi linguistici per esprimersi, non riescono a descrivere le proprie paure o contrattare, semplicemente urlano e piangono.
“Fino a 10.000 anni fa, eravamo cacciatori-raccoglitori. Vivevamo in un mondo in cui, qualsiasi bambino, da solo, al buio, sarebbe diventato una deliziosa cena per i predatori notturni. In una cultura di cacciatori-raccoglitori, solo un pazzo o un uomo infinitamente negligente avrebbe lasciato un bambino solo di notte e, sentendo la minima protesta del bambino, qualsiasi adulto si sarebbe precipitato immediatamente in suo aiuto.
Quindi, quando tuo figlio urla e/o piange per andare a letto, non sta cercando di mettere alla prova la tua forza di volontà! Tuo figlio sta gridando per “salvaguardare la sua vita”. Strilla perché geneticamente siamo rimasti cacciatori-raccoglitori e i nostri geni portano l’informazione che giacere da soli al buio è un suicidio!” – Peter Gray